asparagiCome dice la ruota delle stagioni, è tempo di asparagi!

La storia degli asparagi nasce nel 2000 a.C. in Mesopotania dove crescevano spontanei e quindi allo stato selvatico e,  ad attribuire proprietà afrodiasiache furono gli Egizi ed i Greci e poi i Latini.

I Romani lo dedicarono a Venere battenzandolo asparagus.

Verso il 1600 si trovano tracce della loro coltivazione e il nobile bolognese Vincenzo Tanara ne fece cenno nei suoi numerosi trattati di agricoltura e gastronomia.

Gli asparagi si distinguono in una ventina di qualità:

  •  verdi ovvero il tipo più usato
  •  rosso-violacei che sono molto delicati
  • viola e bianchi che sono i più robusti e carnosi diffusi in Liguria e Italia Centrale

Vanno conservati se non utlizzati subito per qualche giorno in frigorifero avvolti in canovacci umidi e riposti nel cassetto delle verdure. Per una giornata possono anche essere messi in un vaso con acqua come si fa con i fiori. Per la cottura esistono le pentole alte apposite dotate di un cestello particolare all’interno ove gli asparagi vanno collocati “in piedi” con le punte rivolte verso l’alto che cuociono con il vapore che sale.

Le fogliette che vedete sul gambo sono in realtà dei rametti rigidi e pungenti chiamati cladodi.

Nella biologia, dall’asparago fu isolato nel 1806 il primo amminoacido trovato in natura meglio conosciuto con il nome di asparagina (colpevole del particolare odore della diuresi).

E’ molto diuretico, può stimolare anche l’appetito e le parti tenere dei germogli sono  usati in cosmesi.

Risotto agli asparagi

Ingredienti (per 4 persone):

  • 500 g di asparagi
  • 360 g di riso
  • mezza cipolla tagliata a dadini
  • 1 litro di brodo vegetale
  • olio q.b.
  • sale q.b.
  • 40 g di Parmigiano Reggiano grattugiato

Preparazione:

  1. Lavate accuratamente gli asparagi sotto acqua corrente, rimuovete la parte bianca del gambo, raschiateli con un coltello non troppo affilato facendo attenzione a non toccare le punte, fragili e delicate.
  2. Tagliate le punte ed affettate la restante parte tenera del gambo nello spessore di 4-5 millimetri.
  3. Scaldate il brodo
  4. Mettete in una pentola piuttosto ampia l’olio e i dadini di cipolla.
  5. Fatela dorare dolcemente con un paio di cucchiai di brodo e un pizzico di sale.
  6. Unite quindi gli asparagi (comprese le punte) e lasciate insaporire per un paio di minuti a fiamma vivace continuando a mescolare.
  7. Unite un mestolino di brodo, un pizzico di sale e cuocete a fiamma dolce, coperto, per 5 minuti.
  8. Trascorsi questi pochi minuti, togliete il coperchio, alzate la fiamma e lasciate far asciugare il liquido in eccesso.
  9. Rimuovete le punte degli asparagi e lasciatele da parte.
  10. Aggiungete il riso e fatelo tostare un minuto mescolando.
  11. Unite 4-5 mestoli di brodo e lasciar cuocere il riso per il tempo necessario indicato sulla confezione (in genera 15 – 18 minuti).
  12. Continuate unendo il brodo man mano che viene assorbito, mescolando di tanto in tanto.
  13. Una volta terminate la cottura, servite.
  14. E, come sempre, BUON APPETITO!

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