spezie
Le spezie, che tanto ci ricordano le polveri magiche, si ottengono dalle radici, dai fiori, dalla frutta, dalla corteccia, dai semi e dalle foglie dei vegetali.

Questo mondo così affascinante e misterioso, che ci rende stregoni dei piatti più disparati, trae origine da tempi lontani, da popoli antichi come Sumeri ed Egizi che ne fecero largo uso a scopo medico, ma anche culinario ed estetico.

Il vocabolo spezie deriva dal latino “species”, termine che oltre al significato originario “specie”, nel Medioevo assunse quello di merci o derrate per poi divenire sinonimo di droghe.

La ricerca di spezie ha portato alla scoperta e alla sottomissione di continenti e alla fondazione e distruzione di imperi.gli egizi e le spezie

L’uso delle spezie è precedente alla storia scritta; gli archeologi hanno scoperto che erano già usate in civiltà antichissime. I Cinesi usavano la cannella nel 3000 a.C. e gli antichi Egizi usavano le spezie per l’imbalsamazione. E’ documentato come anche i romani spendevano moltissimo per il loro acquisto, soprattutto per cannella e chiodi di garofano, che usavano per la conservazione della carne e del pesce.

via_delle_spezieLe spezie erano considerate un bene di lusso, portatore di ricchezze e per questo rappresentarono uno dei prodotti commerciali più importanti. Si crearono itinerari fissi, sia marittimi che terrestri, denominati “via delle spezie” che univano l’Europa all’Oriente. Durante il Medioevo le spezie vissero un vero periodo di celebrità. I nobili le acquistavano per poter ostentare la loro ricchezza a tavola.

In ogni caso grandi viaggi furono fatti in nome di questi misteriosi e lontani prodotti, che aprivano mondi nuovi, inesplorati e per questo meravigliosi. L’Italia ebbe un ruolo importante nel commercio delle spezie prima con Roma e poi con le Repubbliche Marinare, prime fra tutte Venezia. Tutte le spezie provenienti da Oriente passavano infatti da Venezia e da qui partivano oro e argento per arabi e indiani.vasco de gama

Viaggi come quelli di Marco Polo e di Colombo, ebbero fra gli altri scopi, quello di instaurare un contatto diretto con i produttori di spezie. Questa impresa riuscì molto bene al portoghese Vasco de Gama che nel 1498 raggiunse le coste indiane, regalando il monopolio delle spezie al Portogallo. In seguitò a ciò, nel XVI secolo l’Europa cominciò a cambiare i proprio gusti e a fare un uso differente delle spezie, tanto da ridurre il loro commercio solo a traffici coloniali, privilegiando solamente prodotti come zucchero, caffè e cacao. Questa tendenza è andata avanti fino al XX secolo, soprattutto in Italia, dove l’uso delle spezie non ha avuto grande seguito.

EppurLe-speziee, i nostri sensi, il gusto, la vista e il tatto, vengono sempre stimolati e soddisfatti dalle spezie, dal loro colore, dall’odore che si leva nell’aria avvolgendoci di mistero e seduzione. Ingredienti mai banali che suscitano un sempre crescente interesse. La vitalità e la magia di questi antichi aromi si è conservata nel tempo e rende speciale e raffinata anche la ricetta più semplice.

Quindi largo alle spezie, ai loro sapori inebrianti e al fascino magico che ancora continuano ad esercitare.

 

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