La mia passione per la cucina è nata.. Beh basta dire che sono romagnola! Non a caso l’Emilia Romagna è definita la culla del mangiar bene.

Farina, uova, ricotta, limone, parmigiano, noce moscata..ce li ho nel sangue. È proprio per questo che la mia prima ricetta non posso fare altro che dedicarla a loro.. Agli unici ed inimitabili CAPPELLETTI. Sì, i cappelletti (o caplett come si dice qua).

Forse lo sanno già tutti, ma voglio comunque soffermarmi a rimarcare le differenze tra cappelletti e tortellini.
I tortellini sono piccoli, compatti e ripieni di prosciutto. I cappelletti invece sono grandi, ripieni di formaggio e “spappolosi”.DSC4403-640x426
La tecnica di chiusura è leggermente diversa.
Per fare i tortellini si deve tagliare la sfoglia in quadrati di circa 3 cm di lato, mentre i cappelletti almeno 5 cm.
Al centro del quadrato un po’ di compenso, chiusura a triangolo e unione
delle due punte alla base del triangolo verso il basso.

I tortellini hanno il “buco” fatto appositamente con l’indice, mentre i cappelletti no.

C’è poi (come già annunciato) un’enorme differenza..i tortellini sono emiliani, mentre i cappelletti rigorosamente romagnoli. E sta proprio qui la differenza.

C’è un detto che dice che: “Capisci di essere arrivato in Romagna quando al posto dell’acqua, ti offrono un bicchiere di vino”.
Ogni romagnolo che si rispetti, si aspetta, anzi diciamo proprio pretende, accompagnarli con un buon bicchiere di vino (ancor meglio se Sangiovese doc).
Ma la cosa veramente speciale dei romagnoli è che non sanno mai dire no a un piatto di cappelletti in brodo, neanche il 15 agosto.
È così che, anche se andiamo verso la ridente (speriamo) stagione estiva, ho deciso di inaugurare il blog di #unanerdincucina con questa ricetta: CAPPELLETTI ALL’USO DI ROMAGNA!

Finisco con questa citazione di Pellegrino Artusi: ” Cuocete dunque i cappelletti nel suo brodo come si usa in Romagna, ove trovereste nel citato giorno degli eroi che si vantano di averne mangiati cento; ma c’è il caso però di crepare, come avvenne ad un mio conoscente.”

Quindi, l’ultima cosa che vi voglio dire è.. cercate di non crepare! e.. buona sfoglia a tutti!

CAPPELLETTI ALL’USO DI ROMAGNA

Ingredienti per 4 persone:

Ingredienti per il brodo:

  • 10 lt di acqua
  • 2 pomodori
  • 1 patata
  • 3 coste di sedano
  • 4 carote
  • 1 cappone
  • sale q.b.

Ingredienti per la pasta:

  • 2 uova
  • 100 gr di farina 00
  • 100 gr di farina di semola
  • olio evo q.b.
  • sale q.b.
  • 150 gr di ricotta
  • 70 gr di parmigiano
  • noce moscata q.b.
  • scorza di limone q.b.

Preparazione del brodo:

  1. Tagliate la cipolla a metà e fatela “bruciare” in padella dalla parte scoperta.
  2. Per preparare un buon brodo,  bisogna mettere tutti gli ingredienti in acqua in fredda e far sobbollire (non deve mai bollire)  per 4 ore.
  3. Aggiungete solo alla fine il sale secondo il vostro gusto.

Essendo una nerd, ammetto che non sempre ho tempo e voglia di preparare il brodo, perciò, a mio malgrado, utilizzo il dado già pronto. (Non è la stessa cosa, ma il brodo è sempre il brodo).

Preparazione della pasta:

  1. Formate una fontana con i due tipi di farine, quindi unite al centro le uova, un pizzico di sale e un goccio di olio d’oliva.3
  2. Una volta ottenuto l’impasto, lasciatelo riposare per circa mezz’ora.
  3. Nel frattempo preparate il compenso con ricotta, parmigiano grattugiato, la scorza di limone, noce moscata, sale e pepe.
  4. Stendete la pasta (l’ideale sarebbe 1-3 mm di spessore).
  5. Formate con la pasta dei quadrati di circa 5-6 cm di lato.
  6. Mettete un po’ di compenso al centro in modo che non esca alla chiusura, ripiegate la pasta ottenendo un triangolo e unite le due estremità a formare il cappelletto.
  7. Filtrate il brodo, fatelo bollire per 3/4 minuti e fatevi bollire i cappelletti per 2 minuti.
  8. Servite.
  9. LECCATEVI I BAFFI!

cappelletti

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